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sabato 23 novembre 2013

carta dei servizi



Villa VillaColle


CASA FAMIGLIA


CHI SIAMO
Siamo una famiglia di 4 persone, mamma, papà con due ragazzini di 11 e 12 anni.
Dopo aver lavorato nei servizi alla persona per diverso tempo e dopo anni di esperienze di affidamento famigliare, abbiamo deciso di aprirci all'esperienza della Casa Famiglia.

Crediamo nelle grandi potenzialità dell'affidamento famigliare e desideriamo mettere a disposizione la nostra famiglia e la nostra casa perchè diventino risorsa per quei bambini che devono essere allontanati temporaneamente dal loro nucleo famigliare.

COSA FACCIAMO
Villa Villacolle accoglie bambine e bambini che si trovano ad attraversare un periodo di difficoltà e non possono restare nel loro nucleo famigliare e hanno un'età compresa tra 0 e 5 anni.
La nostra è una normale casa di campagna, i bambini condividono la cameretta e hanno a disposizione un ampio salone in cui giocare. I boschi, i prati e la natura che ci circondano, insieme alla relazione interpersonale, e alla gestione della quotidianità, sono gli strumenti principi del nostro intervento educativo.

IMPEGNO DI QUALITÀ
Per ogni bambino viene predisposto un Progetto Educativo Individuale in collaborazione con i Servizi Sociali invianti che tiene conto dei bisogni e delle caratteristiche di ogni situazione. Un insieme di relazioni osservative periodiche vanno poi a costruire un diario personale che testimonia la vita a Villa VillaColle e che sarà corredo del bambino al momento del congedo.

MODALITA' DI ACCESSO
I bambini e le bambine vengono accolti su domanda dei Servizi Sociali che sono titolari del caso. L'inserimento di un nuovo bambino viene valutato dalla coppia genitoriale residente in base alle situazioni già in carico e alle condizioni del momento.
Il pronto intervento si attua quando il bambino viene inserito in modo tempestivo. Villa VillaColle accoglie bambini in situazione di emergenza, sempre compatibilmente con la situazione già esistente.

CONGEDO

A Villa Villacolle i bambini restano per il tempo necessario al Tribunale per i Minorenni e ai Servizi Sociali per definire il loro progetto di vita, che può prevedere il rientro nella loro famiglia o l'accoglienza in un nuovo nucleo. Il momento di passaggio alla nuova famiglia viene stabilito dai Servizi Sociali e le modalità vengono concordate di volta in volta in base alle esigenze del bambino.



CONTATTI



Valentina Dalla Vittoria
e Giovanni Spena



tel 3341875715
3342908769



www.villavillacollecasafamiglia.blogspot.com

perchè Villa Villacolle


Villa VillaColle è la casa di Pippi Calzelunghe, un luogo per i bambini, per giocare, crescere e fare esperienza. A Villa Villacolle ci abita una bambina che non può stare con i propri genitori, una bambina in gamba, che sa cavarsela da sola e che affronta la vita con coraggio ed allegria, pronta ad accogliere il lato positivo delle cose e a trasformare tutto in una risorsa.



progetto della casa famiglia

VILLA VILLACOLLE

CASA FAMIGLIA
SU BASE NON PROFESSIONALE
Come previsto dal Regolamento Regionale della Liguria 2 dicembre 2005 n.2
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INDICE

  1. PREMESSA
l'affidamento famigliare, la famiglia come risorsa, perchè una casa-famiglia, caratteristiche peculiari di questo progetto, riferimenti legislativi

  1. OBIETTIVI GENERALI
      a che cosa deve servire l'affidamento

  1. OBIETTIVI SPECIFICI
    1. disponibilità aiutare i bambini ad avere fiducia
    2. sensibilità aiutare i bambini a controllare i propri pensieri e comportamenti
    3. accettazione costruire l'autostima del bambino
    4. cooperazione aiutare i bambini a sentirsi efficaci e collaborativi
    5. appartenenza aiutare i bambini a sentirsi parte della famiglia

  1. A CHI CI RIVOLGIAMO
  2. IL PERCORSO
    Accoglienza, rapporti con la famiglia naturale, congedo
  3. STRUMENTI

PREMESSA

Villa VillaColle è la casa di Pippi Calzelunghe, un luogo per i bambini, per giocare, crescere e fare esperienza. A Villa Villacolle ci abita una bambina che non può stare con i propri genitori, una bambina in gamba, che sa cavarsela da sola e che affronta la vita con coraggio ed allegria, pronta ad accogliere il lato positivo delle cose e trasformare ogni cosa in una possibile risorsa...


Siamo una famiglia di 4 persone, genitori quarantenni e due ragazzini di 10 e 12 anni. Dopo aver lavorato per una decina di anni nei servizi alla persona, siamo entrati nel mondo dell'affidamento famigliare. Nel corso degli anni dal 2008 ad ora abbiamo accolto in casa nostra 5 bambini dagli 0 ai 3 anni, per periodi che vanno da pochi mesi ad un anno.
La scelta dell'affidamento famigliare è stata la naturale conseguenza della nostra passione per il lavoro educativo insieme alla consapevolezza dell'essere in possesso di quella grandissima risorsa che è la famiglia, contesto ideale da offrire a quei bambini che per diverse ragioni non possono restare all'interno del loro nucleo famigliare. Dopo anni di esperienza come operatori di comunità educative per minori, una volta costruita la nostra famiglia, non ci pareva vero di avere a disposizione quella risorsa così importante e così difficile da ricreare artificialmente all'interno di una struttura, e ci è sembrato doveroso metterla a disposizione delle bambine e dei bambini che si trovano in difficoltà.
L'affidamento famigliare rappresenta per noi il modo più naturale ed istintivo di svolgere il ruolo educativo e sociale che abbiamo scelto.
Dopo diverse esperienze di affidamento famigliare prima con il Comune di Torino, poi con quello delLa Spezia, abbiamo scelto di diventare Casa Famiglia su base Non Professionale, come previsto dal Regolamento Regionale 2 dicembre 2005 della Regione Liguria.
Questa decisione è stata frutto di lunghe riflessioni e rappresenta per noi una scelta di evoluzione nel nostro impegno di famiglia affidataria, la nostra intenzione è comunque di mantenere le caratteristiche di non professionalità, di autonomia e di relazioni basate su legami di tipo prevalentemente affettivo, che sono proprie di un nucleo famigliare.


La Casa Famiglia su base non-professionale, così come intesa dalla normativa della Regione Liguria, rappresenta la forma giuridica che più si avvicina al nostro modo di intendere l'affidamento famigliare e a quanto il nostro nucleo famigliare può offrire:

  • L'affidamento famigliare semplice non soddisfa il nostro desiderio di continuità e di professionalità, che mettiamo in campo nell'accogliere i piccoli
  • Pur avendo una professionalità spendibile, non vogliamo che la nostra famiglia diventi un luogo di lavoro nè che i bambini accolti occupino completamente tutte le nostre energie, perchè crediamo che proprio continuando a rimanere una famiglia "normale" possiamo essere risorsa efficace
  • In questo momento della nostra vita non siamo disponibili ad affidamenti a lungo termine che trasformino a tempo indeterminato la nostra famiglia, mentre un periodo medio-breve ci è congeniale e ci permette di affrontare anche situazioni complesse.


    OBIETTIVI GENERALI
Consapevoli del bisogno di ogni bambino di crescere all'interno del proprio nucleo famigliare e della priorità che è necessario dare a tutti quegli interventi che vanno a sostenere la famiglia naturale, così come indicato chiaramente nelle Linee di Indirizzo per l'Affidamento Familiare del 25 ottobre 2012, il nostro servizio si rivolge però a quei bambini che non possono rimanere all'interno del loro nucleo famigliare e che hanno bisogno di essere accolti temporaneamente in modo residenziale da un altra famiglia.
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Secondo le Linee di Indirizzo del Governo, in questi casi la permanenza del bambino nella propria famiglia viene reputata pregiudizievole e la collocazione presso un'altra famiglia dovrà assicurare un ambiente idoneo alla sua educazione e pieno sviluppo. E l'affidamento famigliare dovrà rispondere prevalentemente ad un bisogno di tipo affettivo-relazionale per far sperimentare al bambino esperienze che favoriscono l'individualizzazione, la consapevolezza di sè e anche l'appartenenza alla propria famiglia, per quanto in difficoltà, in vista della riunificazione.


    La qualità dell'intervento da parte della famiglia affidataria è in quest'ottica di importanza centrale.
    É necessario infatti assumere un ruolo genitoriale nei confronti del bambino, ma occorre anche diventare in un certo senso genitori "terapeutici", con l'obiettivo di modificare le rappresentazioni di base che il bambino ha costituito di sè e degli altri.
    Le esperienze precoci di perdita, così come le relazioni primarie caratterizzate da trascuratezza o abuso, a cui spesso sono esposti i bambini in affido, possono infatti generare sfiducia nelle relazioni intime.
    L'esposizione continua a modalità di cura calde, accoglienti, affidabili e coerenti può modificare le aspettative primarie dei bambini, relative sia agli adulti più intimi che a se stessi.
    Diventa così fondamentale mettere in atto ruoli genitoriali che dimostrino ai bambini che possono fidarsi e fare conto su di loro, in quanto sono disponibili fisicamente ed emotivamente e sensibili nei confronti dei loro bisogni personali. Nel passato il bambino può aver appreso strategie protettive per sentirsi in sicurezza ed è spesso necessario adottare nuove modalità che possano essere percepite come adeguate e rassicuranti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Per mettere a fuoco i processi che consentono di aiutare i bambini nell'acquisire sicurezza, è importante approfondire la natura delle cure da prodigare loro.

L'accudimento genitoriale può considerarsi basato su 5 dimensioni, tra loro correlate:

  • Disponibilità : aiutare i bambini ad avere fiducia
L'ambiente migliore per un sano sviluppo emotivo dei bambini è quello da cui possono muoversi per esplorare il vasto mondo esterno, essendo nel contempo certi che il cibo, il conforto e la protezione sono facilmente disponibili, quando ne hanno bisogno. Un ambiente di questo tipo offre una base sicura e costituisce il fondamento sul quale costruire la fiducia in sè e negli altri. Nella misura in cui i bambini possono fidarsi che un tale ambiente sarà lì per loro, si liberano dell'ansia e quindi sono in grado di esplorare, giocare e imparare liberamente.

Sarà importante dimostrare al bambino che in questa famiglia quando è angosciato, verrà tranquillizato, confortato e protetto; quando sarà pronto per esplorare, giocare ed imparare, sarà incoraggiato a farlo. Senza dimenticare che ogni bambino ha bisogno di un approccio individualizzato, sulla base delle sue precedenti esperienze e di ciò che riesce a tollerare senza disagio.

  • Sensibilità: Aiutare i bambini a conoscere e gestire i propri pensieri e comportamenti
L'adulto che si preoccupa di ciò che il bambino pensa, riflette anche sui propri sentimenti e li condivide in modo sensibile. In questo modo il bambino può imparare a sua volta a riflettere sulle proprie idee e sui propri sentimenti, ma anche su quelli altrui, e a organizzare e padroneggiare i propri vissuti e i propri comportamenti. E' importante che il bambino impari che è possibile ed accettabile provare sentimenti positivi, ma anche negativi e che tutti i sentimenti possono essere espressi in modo sicuro e controllato.

  • Accettazione: Costruire l'autostima del bambino
    Questa dimensione riguarda la capacità dell'adulto di mandare al bambino il messaggio che è accettato e stimato in modo incondizionato per quello che è, con le sue difficoltà e i suoi punti di forza. Sulla base di questa accettazione di costruisce l'autostima. Il bambino percepisce di essere degno di essere amato, aiutato e sostenuto. Per cui può sentirsi forte e capace di affrontare i momenti difficili. E' importante che l'adulto tenga ferma nella propria mente che qualunque sia l'umore dei bambini, qualunque siano i loro progressi o i loro comportamenti, essi restano accettati e benvoluti per se stessi e che l'attenzione e la cura che ricevono non dipendono da specifici comportamenti e reazioni.
  • Cooperazione: Aiutare i bambini a sentirsi efficaci e collaborativi
    Una modalità di accudimeno che promuova la capacità di scelta e l'autonomia e che permetta un certo livello di negoziazione, all'interno di limiti stabiliti, può aiutare i bambini e a sentirsi più competenti, a operare scelte positive e a patteggiare e adeguare se necessario, i propri obiettivi con quelli degli altri.
    Spesso i bambini in affidamento hanno difficoltà a vedere se stessi come individui competenti e gli adulti come patner collaborativi, alcuni possono avere difficoltà a fare scelte proprie e di affermare il loro punto di vista, altri possono desiderare di esercitare un influenza e un controllo eccessivo sugli altri.
    E' importante organizzare un contesto di vita rassicurante e prevedibile e stabilire dei confini definiti. All'interno di un ambiente sicuro si possono negoziare scelte individuali e il bambino può sperimentare la propria autonomia in modo sicuro ed efficace.

  • Appartenenza: Aiutare i bambini a sentirsi parte della famiglia
    l'Appartenenza famigliare comunica sentimenti di solidarietà, di accettazione incondizionata e di identità condivisa, spesso rinforzati dalle attività e dai rituali tipici di ogni famiglia nei momenti dei pasti o delle ricorrenze. Le famiglie stabiliscono diritti, doveri, responsabilità reciproche che governano le relazioni tra genitori e figli e tra fratelli e sorelle. I bambini separati dalle proprie famiglie di nascita hanno la necessità di sapersi benvoluti e membri a pieno titolo della nuova famiglia. Hanno bisogno di sapere che per tutta la durata della loro permanenza, possono trovare una nicchia confortevole di accoglienza e di appartenenza.
    Nello stesso modo devono elaborare i loro sentimenti legati al far parte della famiglia di origine, stabilendo un livello di appartenenza compatibile con la propria situazione, i desideri e i vissuti.
    La cosa importante per i bambini è riuscire ad accettare e a parlare della propria doppia appartenenza famigliare senza sensi di colpa, biasimo o rabbia.


A CHI CI RIVOLGIAMO

La nostra Casa accoglie bambine e bambini che per diverse ragioni devono essere allontanati temporaneamente dal loro nucleo famigliare, di età compresa tra 0 e 5 anni.
    Non siamo strutturati per prenderci cura di bambini con disabilità nè motoria nè psichica.
    In ogni caso l'accoglenza di ogni bambino sarà valutata attentamente da noi, in collaborazione con il servizio sociale inviante, e sarà importante considerare la compatibilità della nuova situazione con la realtà contingente della Casa.
    Il periodo di permanenza presso la nostra Famiglia avrà la durata massima di 12 mesi, eventualmente prorogabili.


Il grande amore che nutriamo nei confronti della natura, ci ha portato a scegliere di vivere in luoghi incontaminati, dove acqua e aria pulita, boschi e prati diventano parti importanti del nostro stile di vita, fonte di benessere e risorsa educativa. Non ricerchiamo luoghi isolati nè difficili da raggiungere, ma la lontananza dalla città e dai luoghi altamente frequentati può diventare risorsa preziosa per quelle situazioni che hanno bisogno di pace e tranquillità.
In quest'ottica abbiamo pensato anche di aprirci alla possibilità di ospitare temporaneamente una mamma con bambino, con l'obiettivo di favorire l'unità della famiglia, e rinforzare le capacità genitoriali.





IL PERCORSO

Accoglienza, rapporti con la famiglia naturale, congedo.

La richiesta di inserimento viene presentata dai Servizi Sociali (che sono e rimangono titolari del Caso) e viene valutata dalla coppia genitoriale residente in base alle altre situazioni già prese in carico e alle necessità e ai bisogni del nucleo famigliare. E' infatti molto importante salvaguardare un benessere all'interno della casa per garantire quella capacità di accoglienza e di cura che è importante poter offrire a tutti i bambini.

E' possibile accogliere bambini in situazione di emergenza, sempre compatibilmente con la situazione già esistente. Il pronto intervento si attua quando il bambino viene inserito in modo tempestivo, nell'arco di 3 giorni dalla segnalazione da parte dei servizi sociali e prevede una maggiorazione del contributo per i primi 3 mesi.

L'accoglienza di un bambino in una nuova famiglia è sempre un momento molto delicato, laddove le circostanze lo consentono (ovvero non ci sia carattere di urgenza o diverse prescrizioni da parte del Tribunale per i Minorenni), è opportuno che venga fatto un percorso graduale. Proponiamo pertanto un primo incontro in un contesto neutro, seguito da una o più visite del bambino alla nostra casa, accompagnato inizialmente da un operatore di riferimento. Al momento del trasferimento vero e proprio sarà preferibile che siano gli operatori dei servizi invianti ad accompagnare i bambini, in modo che non vengano proiettati sulla famiglia affidataria vissuti di "prelevamento" da un contesto conosciuto e rassicurante, che sia la famiglia naturale, un'altra famiglia od una struttura residenziale. Al momento dell'inserimento sarà importante espilicitare con i servizi le ragioni dell'allontanamento del bambino dalla propria famiglia e gli obiettivi principali che si vuole raggiungere con l'affidamento. Così come individuare i tempi previsti di permanenza del minore presso di noi.

Durante la permaneza del bambino nella nostra famiglia metteremo in atto quanto previsto dal progetto quadro e dal progetto di affidamento (come previsto dalle linee di indirizzo del Governo del 25/10/2012). A distanza di una settimana dall'arrivo del bambino, elaboreremo una prima relazione osservativa, a cui ne seguiranno altre con cadenza mensile. Tali relazioni costituiranno una sorta di diario, una traccia del periodo in cui il bambino vivrà insieme a noi.

Il congedo è un altro momento molto delicato. In alcuni casi sarà possibile rientrare nella propria famiglia di origine, oppure verrà predisposto un affidamento famigliare a lungo termine, o ancora un'adozione. Crediamo che, anche se molto piccolo, il bambino possa essere messo al corrente di quanto sta per accadere e che sia importante che abbia modo di esprimere i propri vissuti, sentendosi accolto ed al sicuro. Qualsiasi passaggio dovrebbe essere graduale e incominciare con brevi contatti, che diverranno incontri più lunghi, uscite, visite alla nuova situazione abitativa e solo quando la situazione lo consenta il congedo definitivo.
In ogni caso la procedura sarà adeguata ad ogni singolo bambino e ad ogni singola situazione, facendo attenzione ai bisogni e alle difficoltà di ognuno. E le modalità verranno stabilite insieme: operatori dei servizi, famiglie coinvolte e bambino.
Riteniamo che sia importante dare la possibilità ai bambini di mantenere un contatto con noi al termine dell'accoglienza, perchè crediamo che sia importante per loro tenere insieme la propria storia, anche per i bambini molto piccoli, non traumatizzarli più del necessario e non farli vivere ulteriori situazioni di abbandono, che rischiano di minare la fiducia nell'adulto e la sicurezza in se stessi. La nostra esperienza ci dice che spesso questi rapporti vanno a diradarsi fino quasi a scomparire, ma deve essere la sensibilità degli adulti a guidare questa cosa, attenti ai bisogni e alle necessità dei piccoli.

Rapporti con la famiglia di origine: laddove sia previsto dal progetto di affidamento, nel corso della permanenza del bambino presso la nostra casa, avverranno degli incontri tra lui e la sua famiglia naturale.Tali incontri si terranno generalmente in un luogo neutro, accogliente ed ospitale e saranno organizzati e gestiti dai Servizi Invianti. Infatti essendoci la possibilità che i bambini da noi ospitati vengano adottati, riteniamo molto importante tutelare i bambini da noi ospitati e la nostra Casa dalle visite di persone adulte in difficoltà, coinvolte in processi di allontanamento dei minori non consensuale.


STRUMENTI

Figura materna, figura paterna, fratelli, altre figure parentali, altre figure di sostegno, sostegno della famiglia di casa.


Strumento principe da noi utilizzato è la relazione interpersonale. La nostra organizzazione prevede la permanenza in casa a tempo pieno della figura materna, mentre la figura paterna sarà presente a tempo parziale, impegnata lavorativamente all'esterno e occupata nelle attività indirette, legate alla gestione della casa e degli spazi esterni.
I fratelli, a nostro avviso sono attori importanti nel processo di accoglienza, diventano facilmente punto di riferimento per i bambini accolti temporaneamente, nonchè bersagli di rivalità e gelosie.
Per questo motivo abbiamo scelto di ospitare bambini decisamente più piccoli dei nostri figli, per limitare il più possibile confronti e gelosie. Ritenendo poi fondamentale salvaguardare la nostra identità di famiglia è anche al benessere dei nostri figli che pensiamo, alla necessità di proteggerli dalle criticità eccessive e messi nelle condizioni di affrontare le esperienze in modo positivo e non stressante. E tutelati nel loro diritto di crescere all'interno di una famiglia che resti tale.
La famiglia allargata, così come le figure amicali avranno anche loro un ruolo, seppure occasionale e marginale.
Prevediamo anche la possibilità di avvalerci di figure esterne di sostegno nella gestione della Casa, baby sitter, o aiuto domestico perchè non venga a mancare l'attenzione necessaria e la cura alla relazione.

Supervisione educativo-psicologica.
Nell'ottica di preservare e coltivare il benessere della nostra famiglia saremo sostenuti da una persona con esperienza con l'incarico di supervisionare dal punto di vistra psicologico ed educativo il nostro servizio e supportarci nei momenti di difficoltà.

Riferimenti bibliografici e quadro normativo di riferimento:

  • Presidenza del Consiglio dei Ministri, Conferenza Unificata Linee di Indirizzo per l'Affidamento familiare 25 ottobre 2012
  • Legge 184 del 4 maggio 1983 e integrazioni della legge 149 del 29 marzo 2001
  • Regione Liguria Regolamento Regionale 2 dicembre 2005 Tipologie e requisiti delle strutture residenziali, semi residenziali e reti familiari per minori e specificazione per i presidi di ospitalità collettiva
  • G. Schifield, M.Beek Adozione, Affido, Accoglienza – una guida pratica (L'Attaccamento al centro delle relazioni familiari) Raffaello Cortina Editore




Quando il primo bambino rise,
a sua risata si infranse in mille e mille piccoli pezzi,
che si dispersero scintillando per tutto il mondo:
così nacquero le fate. (Peter Pan)☆•:*´¨`*:•